Gli scienziati hanno scoperto un gene all’interno sia del DNA dei topi che in quello umano che può potenzialmente ridurre drasticamente i livelli di colesterolo.

Il colesterolo è spesso percepito come una cosa negativa all’interno del nostro corpo, tuttavia esso è importante per alcune ragioni. Un esempio è la connessione delle molecole coi livelli di colesterolo. Una sola molecola può costituire più parti delle membrane cellulari di cui ha bisogno il corpo per produrre vitamina D e ormoni.

Tuttavia è facile avere quantità eccessive di colesterolo nel sangue. Le lipoproteine a bassa densità sono il fattore di rischio per l’aterosclerosi che può verificarsi quando si ha troppo colesterolo. L’aterosclerosi farà sì che le arterie si restringano a causa delle elevate quantità di placche di grasso, con conseguente ictus o infarto.

Il colesterolo viene lavorato nel fegato e se ne possono aumentare i livelli da fonti ricche come uova, burro e carne rossa. Alcune persone sono predisposte ad avere livelli geneticamente elevati di colesterolo. Anche l’ereditarietà è da considerare nella comprensione dei livelli di colesterolo.

In genere è sempre una buona idea sottoporsi ad analisi regolari. Esistono molti test di salute e benessere da eseguire per comprendere il fattore di rischio quando si tratta di cibo e colesterolo.

Brian Parks, professore di scienze nutrizionali, ha affermato che abbiamo ancora molta strada da fare per capire come le differenze genetiche possono aumentare le differenze nel colesterolo e nell’obesità.

Tuttavia, questo professore sta conducendo nuove ricerche sulle persone e sul loro rischio genetico ereditato di sviluppare livelli elevati di colesterolo. Questo lavoro prevede l’uso di un gene che normalmente si trova nella produzione di colesterolo.

Una grande Quantità Di Dati

Il lavoro svolto dal Prof. Brian Parks ha dato il via a studi associativi su tutto il genoma ed ha creato un enorme database per le sequenze del genoma da abbinare a condizioni di salute specifiche.

Gli studi hanno fornito ingenti quantità di informazioni che hanno aiutato a studiare il colesterolo. Tuttavia, questi studi hanno solo facilitato la ricerca, ma non siamo ancora al punto di capire appieno l’argomento.

Un ampio studio condotto su 500.000 persone ha aiutato ad identificare diverse sequenze del genoma associabili alle differenze di colesterolo nel sangue, anche se tale ricerca non ha fornito nuove informazioni effettive se non isolando le diverse reazioni al colesterolo nel sangue.

Fortunatamente, il professor Parks ha creato una nuova tecnica che dovrebbe aiutare a restringere la ricerca. Usando le statistiche formulate durante gli studi associativi del genoma e combinandole coi dettagli dei dati sugli animali è stato creato un test di predisposizione genetica per restringere la sovrapposizione tra i due codici genetici.

Così è stata creata la formula per confrontare il pool genetico dei topi e quello umano. Il codice genetico di queste 2 creature condivide in media l’85% delle sequenze genetiche, escludendo naturalmente il DNA “spazzatura” che i roditori hanno per ovvie ragioni.

Lo studio è stato inizialmente implementato sui fegati dei topi da laboratorio, portando alla scoperta di un’intera rete di 112 geni correlati alla produzione di colesterolo.

I dati delle ricerche sono stati poi incrociati coi risultati sul DNA umano. Per avere risultati ottimali hanno usato esseri umani con noti livelli elevati di colesterolo.

L’intera procedura ha portato alla scoperta di 54 geni, di cui 25 corrispondenti che si distinguono per la loro connessione col colesterolo ed il metabolismo dei lipidi, aiutando a scoprire le tracce di quei 25 genomi fino ad allora sconosciuti.

Tutte queste ricerche hanno permesso di restringere la ricerca ad un insieme di geni chiamato “Sestrin1.”

Controlla La Tua Sintesi Del Colesterolo

La sintesi del colesterolo è un processo che avviene costantemente senza errori, ma gli scienziati hanno stabilito che “Sestrin1” potrebbe interrompere tale processo. Da qui si deduce che serve una quantità adeguata di colesterolo nel fegato derivante dalla dieta.

La ricerca ha stabilito che l’estrazione del gene dal fegato dei topi ha fatto perdere il controllo del sistema del colesterolo. Una dieta sana con la giusta quantità di molecole non basta ad evitare il colesterolo alto. È un’ottima idea sfruttare questa opportunità per riflettere sulla propria dieta, assicurandosi di avere un ampio apporto di cibo del microbioma intestinale per prevenire il colesterolo alto.

Serviranno altre ricerche per capire appieno il funzionamento alla base del “Sestrin1”, tuttavia, il potenziale derivante dal combinare il DNA di topo e quello umano per regolare il colesterolo è il miglior modo per capire il concetto della sintesi del colesterolo.

Lo stesso professor Parks ha affermato che esiste una forte possibilità che questa ricerca possa fornire dati su altri fattori di rischio come quelli dell’obesità.

Questa ricerca permette alla scienza di sviluppare una nuova medicina personalizzata o di precisione, permettendo ai medici di scegliere il medicinale giusto da somministrare in base alla genetica di una persona.

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