Fino a poco tempo fa, esistevano solo due metodi per estrarre il DNA fetale da una donna incinta. Entrambi questi metodi comportano dei possibili rischi e inoltre entrambi hanno degli effetti collaterali. Diamo un’occhiata a entrambi questi metodi per capirne di più.

Prelievo dei Villi Coriali: Questo test prenatale del DNA si esegue verso l’undicesima settimana di gravidanza. Il ginecologo che si occuperà della procedura deciderà se estrarre i campioni di tessuto fetale inserendo un catetere nella vagina oppure inserendo un ago nell’addome. Il tessuto raccolto è precisamente noto come villi coriali.

Amniocentesi: Questo esame si esegue verso la tredicesima settimana di gravidanza. Per poter estrarre un campione di DNA fetale, il ginecologo deve inserire un ago nella pancia della donna incinta ed estrarre circa 20ML di liquido amniotico (il liquido che avvolge il nascituro nella camera gestazionale).

Il rischio di aborto è leggermente superiore con il prelievo dei villi coriali rispetto all’amniocentesi. Oltre a questo rischio (anche se molto limitato), con questi test si possono verificare degli effetti collaterali piuttosto sgradevoli. Febbre, brividi e dolore non sono rari. Fortunatamente, nel corso dell’ultimo decennio si è vista la comparsa di test non invasivi che non presentano nessuno dei suddetti rischi o effetti collaterali.

I metodi di prelievo sopraelencati vengono spesso usati per il test di paternità prenatale. Oggi giorno pero, molti laboratori e aziende del DNA offrono un test prenatale non invasivo – senza rischi.

Test Prenatale non Invasivo

Il DNA fetale per questo test viene estratto dal sangue materno. Non c’è alcuna necessità di avvicinarsi in alcun modo all’utero e i campioni di sangue per questo esame vengono infatti raccolti proprio come qualsiasi altro prelievo del sangue, di solito da una vena. Il test può anche essere eseguito a sole 10 settimane di gravidanza, quindi prima dell’amniocentesi e del prelievo dei villi coriali.

Sintomi della Gravidanza

Un test prenatale del DNA potrebbe essere disponibile  presto per le madri gravide. La madre di un bambino non ancora nato porta  nel suo flusso sanguigno anche il sangue del figlio. Ciò significa che e’ possibile effettuare i test genetici sulla saluta  prima che il bambino sia nato limitandosi ad esaminare un campione di sangue della madre. Clicca per ulteriori informazioni.